SAN GIULIANO TERME CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA
Scritto da RICEVUTO IN REDAZIONE il 27 Dicembre 2024
IL “CERCHIO DI MATTIA” E IL “CERCHIO DI RAFFAELE” RINNOVATI ANCHE PER L’ANNO SCOLASTICO 2024-2025
San Giuliano Terme, 26 dicembre 2024 – Verso il quindicesimo anno di contrasto alla dispersione scolastica a San Giuliano Terme, grazie ai progetti Il cerchio di Mattia e Il cerchio di Raffaele. La prima esperienza nasce nel 2010, presso la sede di Pubblica assistenza di Arena Metato, dedicata alla memoria di Mattia Filippi, bambino scomparso tragicamente durante un torneo di calcio; il secondo, che prende il nome dal compianto volontario Pubblica assistenza Raffaele Rizza, si svolge invece presso la sede di San Giuliano Terme.
Questo servizio si è rafforzato nel tempo con la firma di un protocollo di intesa tra la Pubblica assistenza, il comune di San Giuliano Terme, gli istituti “Gereschi” di Pontasserchio e “Niccolini” di San Giuliano, la cooperativa sociale Arnera, la Caritas parrocchiale di Arena Metato e, dal 2014, l’Università di Pisa. Gli insegnanti che affiancano gli studenti sono tutti volontari e si impegnano a garantire presenza costante e professionalità. Al termine del doposcuola, ragazze e ragazzi socializzano facendo una piccola merenda acquisendo l’importanza della condivisione e dell’affrontare fianco a fianco i percorsi di crescita personale.
“Vengono aiutati ragazzi con difficoltà di tipo educativo od economico-sociali, due progetti gratuiti a sostegno dello studio per superare la fase delle scuole primarie e secondarie di primo grado e poter accedere alle superiori – affermano il sindaco Matteo Cecchelli e l’assessora all’Istruzione Fabiana Coli –. In questa maniera mettiamo in condizione questi giovani meno fortunati, di poter studiare e proseguire gli studi per avere un riscatto sociale, un mezzo per migliorare il percorso di istruzione e formazione ed arrivare al diploma e andare a lavorare oppure per proseguire con l’Università”.
“I risultati del progetto sono tangibili, quasi tutti i ragazzi e le ragazze che vi hanno partecipato, a parte rarissime eccezioni, hanno recuperato il deficit scolastico e conseguito la licenzia media proseguendo anche negli studi superiori – ha affermato il presidente Pa Alessandro Betti –. Un contrasto importante all’abbandono precoce dell’istruzione. Questo servizio è un riferimento per guardare anche alle fasce più giovani della nostra società, quelle che saranno il nostro futuro”.
“Il doposcuola diventa non solo un luogo di incontro tra bambini e volontari – spiega Maria Rosa Cranchi di Arnera –, ma una comunità da tenere insieme, coadiuvata da una adeguata formazione ai docenti volontari in modo da affrontare al meglio problematiche che spesso hanno espressioni diverse tra loro, ma anche dai genitori degli studenti che vengono resi corresponsabili del progetto, con i quali si entra in uno spirito di cooperazione per evitare un dispendio di energie”.
“Si tratta di due preziosi progetti – spiega la dirigente scolastica dell’istituto Gereschi Sandra Fornai –, un problema molto serio che che combattiamo unendo le forze tra scuola, istituzioni pubbliche e volontariato. Notiamo che spesso bambini e bambine con certe criticità sociali hanno bisogno di condividere momenti, di fare lezione insieme, di stare in compagnia grazie anche a momenti di convivialità e avere dei punti fermi grazie alla vicinanza dei volontari”.
“L’istituto Niccolini aderisce dal 2020 grazie al Cerchio di Raffaele – spiega il dirigente Alessandro Benetti –, un anno indubbiamente in salita ma che, anche grazie alle associazioni e al Comune, già forti del progetto di Mattia, siamo riusciti a svilupparlo e ad avere bei risultati, soprattutto perché i bambini nella stragrande maggioranza dei casi escono da questi progetti rigenerati e rinfrancati. Sarebbe bello se questi progetti potessero diventare strutturali e diffusi nella realtà scolastica nazionale”.